Il Codice del consumo prevede la possibilità per il consumatore, di chiedere in tema di compravendita di beni affetti da vizi, la riparazione ovvero la sostituzione. Tuttavia, la Corte di Cassazione, lascia aperta la possibilità di chiedere il solo risarcimento del danno, non previsto dal Codice, ma direttamente da altre norme dell’Ordinamento. La sentenza della Cassazione Civile n. 1082 del 20.1.2020, afferma infatti che " In tema di vendita di beni di consumo affetti da vizio di conformità, ove la riparazione o la sostituzione risultino, rispettivamente, impossibile ovvero eccessivamente onerosa, va riconosciuto al consumatore, benché non espressamente contemplato dall’art. 130, comma 2, cod. consumo, ed al fine di garantire al medesimo uno standard di tutela più elevato rispetto a quello realizzato dalla Direttiva n. 44 del 1999, il diritto di agire per il solo risarcimento del danno, quale diritto attribuitogli da altre norme dell’ordinamento, secondo quanto disposto dall’art. 135, comma 2, del cod. consumo.
L’Avv. Loredana Tulino, patrocinante in Cassazione, tutela la clientela anche presso la Corte di Cassazione in Roma.
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