l'avv. Loredana Tulino avvocato cassazionista in Roma effettua sostituzione udienze in Cassazione civile e penale, corte dei conti, consiglio di stato, tribunale e corte appello. Si occupa della redazione di ricorsi per cassazione, in materia di diritto di famiglia , diritto del lavoro, diritto civile. Tutela i diritti dei clienti dinanzi le autorità giudiziarie competenti; si occupa di divorzi, separazioni, infortunistica stradale, cause di risarcimento del danno. L'attività viene espletata nelle fasi sia giudiziali che stragiudiziali, anche dinanzi la corte di cassazione. Agisce quale sostituto processuale per sostituzione di avvocati in udienza cassazione. Iscritta all'Albo dei Patrocinanti in Cassazione e Magistrature Superiori ha studio in Roma e fornisce pareri legali consulenze legali, previo preventivo delle attività giudiziarie che saranno necessarie. Effettua un servizio di domiciliazione in corte di cassazione per tutti gli avvocati che necessitano oltre la sostituzione delle udienze in cassazione anche di un domicilitario, ed hanno bisogno di avvocato patrocinante in cassazione a Roma.google-site-verification=m1snQgoNT10Pv_V13-iY7FPzjKoISfVKL8U-cT0qnk0 www.avvocatocassazionista.net pagine di contenuti
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Corte di Cassazione su amministrazione di sostegno - Corte di Cassazione ordinanza n. 24878 del 17 settembre

2025-01-10 10:50

Avv. Loredana Tulino

Corte di Cassazione su amministrazione di sostegno - Corte di Cassazione ordinanza n. 24878 del 17 settembre 2024

Amministrazione sostegno Roma Avvocato Corte di Cassazione

Interessante pronuncia della Corte di Cassazione, che con ordinanza n. 24878/2024 del 17 settembre 2024  , delimita i confini della nomina di amministrazione di sostegno. 

La Corte di Cassazione ha precisato che la nomina di un amministratore di sostegno si giustifica in quanto, in primo luogo, si accerti un deficit e cioè che la persona non è in grado di provvedere, da sola o eventualmente con il supporto della rete familiare, ai suoi interessi, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica (art. 404 c.c.), tenendo conto, nei limiti del possibile, della volontà del beneficiario, ovvero, se deve disporsi diversamente, motivando adeguatamente sul punto. La misura può avere finalità di mero supporto, oppure, ove il giudice tutelare ritenga di estendere al beneficiario le limitazioni e decadenze previste per l’interdetto o l’inabilitato (art. 411 c.c.) comportare il conferimento all’amministratore di specifici poteri di rappresentanza o di assistenza, analoghi rispettivamente a quelli del tutore o del curatore, e nei limiti strettamente necessari a proteggere gli interessi del beneficiario, ma non può essere essa stessa un mezzo istruttorio e di monitoraggio, poiché l’accertamento del deficit di competenze deve precedere e non seguire la misura (la Corte ha ritenuto illegittimo il provvedimento con cui il Giudice tutelare aveva nominato al soggetto un amministratore provvisorio posto che non aveva individuato esattamente quale sarebbe stata la condizione di menomata capacità del soggetto di provvedere ai propri interessi atteso che nel provvedimento si parlava di condizione di fragilità senza ulteriori specifiche e approfondimenti).

 

L'Avv. Loredana Tulino assiste la cliente nei procedimenti per la nomina di amministrazione di sostegno su Roma e circondario. 

 

 

 

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Avv. Loredana Tulino   Patrocinante in Cassazione in Roma

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